Cerca
venerdì 19 aprile 2024 ..:: Don Giuseppe Dell'Orto ::.. Registrazione  Login
 Riceviamo, in occasione della Quaresima 2024, da Don Giuseppe Dell'Orto Riduci
Quaresima da DOn Giuseppe

 Stampa   
 Riceviamo da Don Giuseppe Dell'Orto una sua riflessione sulla nostra società (Dicembre 2023) Riduci
Don Giuseppe Dell'Orto

 Stampa   
 Lettera dalla Francia di DON GIUSEPPE DELL'ORTO Riduci
Don Giuseppe Dell'Orto

 Stampa   
 Notizie da Padre Dell'Orto Riduci
Lettera di Padre Dell'Orto - Giugno 2018 - giovedì 26 luglio 2018

Estratto dalla “Lettera Blu” di giugno 2018

Carissimi amici,
Quando siamo arrivati a Bazoches nel 2001, la parola d'ordine che regnava nella diocesi, guidata all'epocadal vescovo Mons. Gerard Daucourt, era semplice e chiara: "Alle sorgenti, al largo".
Nel 2017, la parola d’ordine che guida il sinodo diocesano che il vescovo Mons. Blaquard ha appenalanciato, è altrettanto evocatrice'' La nostra Chiesa in uscita ''.
Due slogan che anziché imitarsi nelle loro intenzioni, si levano come un costante bisogno per la Chiesa di essere testimonianza della propria fedeltà alla sua missione nel mondo, un bisogno di condividere la gioia che si percepisce quando si incontra il Cristo.
Questi bisogni,in qualche modo,scorrono nelle vene di tutti i fratelli della Mopp, che seguendo l’esempio di San Paolo cercano, attraverso la loro presenza nella società, di "farsi tutto con tutti "al fine di condurli a Cristo.
Vivi per la missione, vivi attraverso la missione!
Questo mi fa pensare alla frase iniziale di una delle canzoni di Renaud:"Non è l'uomo che prende il mare, è il mare che prende l'uomo' Questa immagine mi sembra rendere l'idea che se noi scegliamo di andare verso la missione questa diventerà '' Efficace '' nella misura in cui noi ci lasceremo scegliere e prendere da essa. Non si tratta dunque di andare al largo ma di lasciarsi prendere dal mare, non andando verso ma permettendo al largo di venire a noi.
Un po’ come un faro situato in mezzo al mare battuto dalle onde: tiene duro e diventa un punto di riferimento per rassicurare e portare in porto sicuro con successo tutti coloro che, nell'oceano del mondo, cercano uno scopo per la loro vita.
Sì, una ragione di vita, una ragione di esistere: questo è ciò che ciascuno desidera. Affinché la missione diventi “efficace” bisogna arrivare a dare non solo delle speranze, ma dei luoghi dove ciascuno possa vivere.
Prima di creare l'uomo, Dio gli ha preparato uno spazio dove potesse vivere la propria vita, e vivere la sua libertà: ha creato il mondo.
Per noi è importante, quando ci lanciamo in progetti missionari, essere attenti affinché ciò che è annunciato dalla parola possa arrivare in un luogo, un terreno, dove chi la riceve possa sperimentare l’annuncio che ha ricevuto
Questo luogo, questo terreno solido e roccioso dove possiamo costruire un faro, un rifugio, si chiama comunità.
Qui a Bazoches, con gli amici della casa, proviamo a tenere duro. Le porte aperte accolgono coloro che sono di passaggio.
Da poco più di un anno accogliamo Vital, un giovane di vent’anni che fa un’alternanza scuola/lavoro, 15 giorni a scuola e 15 giorni in fabbrica.
Su richiesta di persone esterne alla comunità abbiamo avuto la gioia di accogliere un giovane fisioterapista di origine cinese che è venuto a fare delle sostituzioni nello studio medico del paese.
Stiamo anche perseguendo delle piccole iniziative.
Una volta al mese, più o meno, con un gruppo di una quindicina di persone leggiamo e commentiamo il libro: "Come se vedesse l'invisibile "di Jacques Loew (il nostro Padre fondatore).
Nel mese di dicembre, è arrivato Philippe a parlaci dell'evangelizzazione del profondo e, allo stesso tempo, ha potuto parlare, con grande successo, ai giovani della parrocchia, della sua esperienza missionaria in Giappone.
A maggio, dal 22 al 24, si è tenuto un corso di miniature tenuto da Michela.
Poi dal 22 al 27 ottobre, si terrà l’ormai tradizionale stage di iconografia tenuto da Elizabeth.
Il 30 giugno abbiamo celebrato i voti definitivi di Vittorio alla Mopp.
L'anno scorso il convegno organizzato a Saint-Paul-de-Vence è stato molto interessante.
Quest'anno il nostro appuntamento si è tenuto a Cîteaux dal 9 al 13 luglio.
Per ora continuiamo il nostro lavoro nelle Parrocchie che è molto impegnativo dato che siamo in 4 sacerdoti ad occuparci di 110 parrocchie, di cui 33 sono sotto la mia diretta responsabilità.
Negli anni scorsi abbiamo sistemato e preparato un luogo per la catechesi dei giovani e deiragazzi, che non hanno altra possibilità di confrontarsi con la Fede non essendoci, in Francia, gli oratori
Abbiamo anche reso accessibile la chiesa di Bazoches ai disabili, riaprendo un antico passaggio.
Nella mia canonica, chiamata “La casa del Vangelo”, trovano ospitalità e rifugio alcune personeche si trovano in situazione di difficoltà economica e famigliare che ci vengono indicate dai servizi sociali.
Questo è un ulteriore riprova di come la nostra viva presenza è un faro non solo per i fedeli ma anche e soprattutto per gli ultimi.
La parrocchia si trova sulla via per raggiungere Compostela e spesso ospitiamo dei pellegrini.
Con il passare degli anni aumentano costantemente le richieste, da parte di persone adulte, di poter celebrare i Sacramenti ..
Tutte queste opere sono possibili anche grazie all’aiuto e alle preghiere ricevute dal Gruppo missionario “Il Germoglio” di Lomagna e da tutti gli amici che da casa ci pensano.
Un caro saluto e un augurio di poter continuare sul sentiero della fede, sicuri che la luce di Dio possa guidarvi come un faro sicuro

CENNI SULLA REALTA’ IN CUI VIVO E OPERO

La diocesi di Orleans è divisa in 7 territori ,pôles delimitati dai contorni rossi sulla cartina Il territorio al quale io appartengo attualmente si chiama BeauceGatiné. Il Polo che comprende 110 comuni esuddiviso a sua volta in 7 zone. Attualmente per tutto questo territorio siamo tre parroci e un prete. Io mi occupo principalmente di due zone che si chiamano Centre Beauce, che racchiudono 33 comuni. Il territorio è vasto, ma la popolazione è di 20000 persone. La frequentazione regolare alle messe di fine settimana è del l’un percento. Ma per fortuna non sono solo, come aiuto, soprattutto il sabato e la domenica, ho un vescovo emerito, François Maupu, che viene a celebrare la messa ed è presente nelle feste importanti. Per i battesimi e imatrimoni posso anche contare sui 3 diaconi che abitano delle zone vicine. Per i funerali ci sono delle équipe di laici che celebrano le funzioni. Su tutto il territorio (110 Comuni) non c’è la presenza di nessuna suora
I lavori per rinnovare i locali per le sale di catechismo ecercare di rendere le chiese più funzionali non mancano. Si fa quel che si può
Giuseppe Dell'Orto
Maison de l'Evangile
5, place de l'Eglise
45 480 BazocheslesGallerandes
 

 Stampa   
Copyright (c) Gruppo Missionario Il Germoglio Lomagna   Condizioni d'Uso  Dichiarazione per la Privacy
DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation